(detta). Rivoluzionaria francese. Figlia di un agricoltore belga, si
stabilì a Parigi dove aderì alla Rivoluzione, battendosi
soprattutto in favore dei diritti della donna. Tra i fondatori del Club des Amis
de la loi, partecipò attivamente ai circoli cordiglieri e giacobini,
intervenendo alle dimostrazioni e ai tumulti. In seguito alla sconfitta inflitta
dai montagnardi ai girondini, assunse posizioni più moderate, cadendo poi
in disgrazia. Nel maggio 1793 fu pubblicamente fustigata da alcune popolane e la
sua mente, già turbata dalle precedenti vicissitudini, non resse
all'affronto: ricoverata nell'ospedale psichiatrico parigino della
Salpêtrière, non ne fu più dimessa. Alla figura di
T., P.E. Hervieu dedicò il dramma omonimo, pubblicato nel 1902
(Marcour, Lussemburgo belga 1762 - Parigi 1817).